Il Coordinamento Donne FPGIL Piemonte auspica l’immediata revisione del Decreto Legge n. 92/2014Ai??che, per quanto riferito all’art. 275, co. 2bis c.p.p. “Criteri di scelta delle misure”, indica che per reati laAi??cui pena massima sia quantificata in massimo 3 anni, non sia applicabile la custodia cautelare in carcere oAi??gli arresti domiciliari.Ai??Questa norma produce come effetto l’immediata rimessa in libertAi?? di detenuti pericolosi.Ai??In particolare la nostra preoccupazione va alle vittime di violenza familiare, stalking e violenza sessualeAi??che in un attimo vedrebbero andare in fumo gli sforzi per assicurare alla giustizia i loro carnefici.Ai??Scegliere di denunciare richiede grande coraggio, ma se la legge non assicura che queste persone sianoAi??tenute a debita distanza dalle loro vittime il coraggio di quest’ultime non basterAi?? a salvarle da una fineAi??pressochA? certa, anzi agevolata da norme che garantiscono chi meno ne ha diritto. Ai??Se a questo associamo il taglio dei fondi ai centri antiviolenza ci chiediamo se parlare di femminicidioAi??nelle sedi istituzionali serva solo a “lavarsi la coscienza”. Ai??E’ per questo che ci appelliamo al Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, al Ministro della GiustiziaAi??Andrea Orlando, nonchAi?? al Presidente del Consiglio Matteo Renzi chiedendo fortemente il ritiro di taleAi??norma che vanifica anni di lotta per fornire un minimo di sicurezza in piA? a donne che vivono un infernoAi??
quotidiano. 77
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Per il Coordinamento Donne FP CGIL PIEMONTEAi??