il 29 gennaio si è tenuto l’incontro delle organizzazioni sindacali e delle RSU delle province con la Regione Piemonte, in vista della riunione dell’osservatorio regionale.

province_toTorino, 30/01/2015

Si è tenuto ieri l’incontro delle organizzazioni sindacali e delle RSU delle province con la Regione Piemonte, in vista della riunione dell’osservatorio regionale previsto per oggi.

Il vice presidente Reschigna, richiamandosi a quanto emerso nella giornata di ieri nel corso dell’osservatorio nazionale, ha tenuto a sottolineare il principio per il quale il personale che opera su funzioni regionali verrà preso in carico dalla Regione Piemonte. Anche per questo motivo ha preannunciato la sostituzione del disegno di legge regionale, presentato a dicembre, che si basava unicamente su principi generali che prevedevano la conferma delle deleghe alle province, con un nuovo disegno di legge, di maggior dettaglio e coerente con le previsioni della legge Delrio e della legge di stabilità. Ha comunicato inoltre che la Regione procederà, a brevissimo, alla definizione, provincia per provincia, del quadro del personale che svolge funzioni regionali.

Le organizzazioni sindacali, hanno evidenziato come le problematiche relative al riordino discendano innanzitutto dai tagli alle risorse imposti dal governo, ma chiamino anche direttamente in causa gli altri livelli istituzionali, tra cui le regioni, per le parti che gli competono. Hanno quindi ribadito la necessità di aprire in tempi rapidi un confronto trasparente sulla base di dati certi, sia relativi al numero dei dipendenti interessati che alle risorse correlate, finalizzato a trovare idonee soluzioni per la tutela di tutti i posti di lavoro, oltre che dei servizi.

A garanzia di questo hanno esplicitamente chiesto che la Regione si riprenda in carico tutte le funzioni delegate e relativo personale.

Le RSU presenti hanno anche ribadito la necessità di tenere in particolare considerazione la situazione delle province in dissesto o in predissesto e hanno chiesto quali possano realisticamente essere le possibilità per gli enti di vedere riconosciuti i propri crediti nei confronti della Regione. Particolare attenzione è stata richiesta in merito alla specificità montana, in relazione alla possibilità reale di poter effettivamente esercitare le eventuali funzioni aggiuntive previste da questo riconoscimento.

La parte sindacale ha tratto dall’incontro un’impressione sostanzialmente positiva per ciò che riguarda la disponibilità manifestata dalla Regione sul confronto, con il superamento dell’originaria impostazione del disegno di legge regionale; ritiene tuttavia che le tempistiche particolarmente strette e la strutturale carenza di risorse determinino la necessità di mantenere alto il livello di attenzione e di mobilitazione affinchè il principio condiviso della tutela dei servizi e dell’occupazione sia efficacemente perseguito da tutti i soggetti istituzionali coinvolti, Governo compreso, ciascuno per la propria parte di responsabilità.

 

FP CGIL PIEMONTE – CISL FP – UIL FPL

Giovanni Esposito – Santina Pantano – Roberto Scassa

Comunicato unitario province

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