Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani.
Questi i motivi della mobilitazione nazionale della Cgil di sabato 2 dicembre, proclamata dopo l’esito del confronto con il Governo sul tema della previdenza, considerato “insufficiente”.
Sono cinque le manifestazioni organizzate dalla Confederazione con lo slogan “Pensioni, i conti non tornano!”.
A Torino il concentramento è previsto alle ore 9.30 a Porta Susa e si arriverà in piazza San Carlo. A concludere tutte le iniziative sarà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che alle ore 12.30 prenderà la parola dal palco della Capitale, in collegamento video con le altre città.
Bloccare l’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione
Garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani
Superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura
Garantire una maggiore libertà di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione
Favorire l’accesso alla previdenza integrativa
Garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni
Ma chiediamo anche di cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l’occupazione, di estendere gli ammortizzatori sociali, di garantire a tutti il diritto alla salute e di rinnovare i contratti pubblici.
La Cgil invita lavoratori, pensionati e giovani a partecipare per ottenere delle risposte concrete e per ridare speranza e fiducia al nostro Paese.