Nonostante 6 anni di blocco il Governo continua a ritenere la contrattazione nei settoriAi??pubblici unai??i??attivitAi?? residuale sulla quale non vale la pena investire risorse.
Nello stesso periodo di tempo si sono susseguiti provvedimenti che sotto lai??i??ambiguo titoloAi??del riordino amministrativo e della razionalizzazione della spesa hanno di fatto ridottoAi??drasticamente le risorse disponibili, peggiorando le opportunitAi?? di accesso ai servizi e il lorolivello di qualitAi??. Questa azione di deterioramento del livello di welfare ha riguardato sia iAi??servizi alla persona sia i servizi al sistema produttivo del paese e nel settore pubblico come inAi??quello privato si A? puntato alla riduzione del debito e al rilancio della competitivitAi?? a danno
dei livelli di tutela del lavoro.Ai??Per i pubblici dipendenti si realizza inoltre una disparitAi?? di trattamento anche nei tempi diAi??liquidazione dei trattamenti di fine rapporto che a causa delle norme contenute nelle leggiAi??122/2010 e 147/2013, raggiungono un insostenibile termine che va da 1 a 4 anni a secondaAi??dellai??i??importo.
Le nostre richieste vanno nella direzione esattamente opposta alle scelte di questo Governo. Se da parte del Governo non arriveranno risposte e risorse adeguate per iniziare un percorso dignitoso di negoziazione il Sindacato A? pronto ad aprire una stagione di conflitto e di lotta dura che arriverAi??, se necessario, fino allo sciopero generale.
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Comunicato unitario FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e UILPAAi??2015-10-27_CsUnistario_ContrattiAi??
